Idrocorsa Macchi M52 – Trofeo Schneider – Progetto in Scala 1:5 – Vintage
Idrocorsa Macchi M52 – Trofeo Schneider – Progetto in Scala 1:5 – Vintage
40,00€ Tasse incluse
Stampa su carta pergamena di grande formato del progetto scala 1:5 dell’Idrocorsa italiano Macchi M52 che partecipò all’edizione del Trofeo Schneider del 1927
Scala 1:5
cm 180×80 circa ( dimensioni indicative che variano a seconda del modello)
Effetto Vintage
Esaurito
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Descrizione
Descrizione
Il Macchi M52. Evoluzione troppo spinta
Il ’52 di fatto è una evoluzione del Macchi M39 pilotato da Mario de Bernardi e vincitore dell’edizione del Trofeo Schneider che si è tenuta a Norfolk USA, nel 1926.
Gli Italiani ospiteranno in casa loro, al Lido di Venezia, l’edizione del 1927 e vogliono andare sul sicuro. Perfezionano quindi la formula monoplano a scarponi che si è già dimostrata vincente. Rispetto al 39 si riducono le dimensioni di cellula e scarponi, viene affinata l’aerodinamica generale ed adottata un’ala a freccia che diventerà l’elemento distintivo della nuova macchina. L’ufficio di Castoldi ottiene così un aeroplano migliore, più “facile”, bilanciato e per quel che è possibile, più sicuro del Macchi M39 che era costato la vita ai due piloti Borra e Centurione. Il motore messo a punto dalla Fiat è il nuovo AS3 in grado di erogare 1.000 cavalli. Per la costruzione dei pistoni viene impiegato per la prima volta l’elektron, la più leggera delle leghe in alluminio, ma sarà proprio questa scelta ad essere fatale ai colori italiani.
Sconfitta a Venezia. Ma è “Recordino”!
Nonostante le prove effettuate in officina avessero fatto decidere per l’affidabilità, alla prova della gara i pistoni in elektron cedono. Le macchine italiane, pilotate da veri e propri “manici” come De Bernardi e Ferrarin, subiscono il grippaggio del motore e devono ritirarsi. A parziale compensazione della disfatta, ed anche per orgoglio personale, De Bernardi, pilotando un versione migliorata del 52 fisserà in seguito i nuovi record di velocità per la categoria dimostrando la bontà della macchina e battezzando a eterna memoria il Macchi M52 con il bellissimo nome di “Recordino”. Quella subita a Venezia sarà per l’Italia una sconfitta talmente pesante per il prestigio nazionale da richiedere un deciso cambio di passo: entro lo stesso anno il ministro Italo Balbo darà ordine di costituire un apposito reparto della Regia Aeronautica con l’ordine tassativo di vincere: dalla sconfitta di Venezia nascerà così il Reparto Alta Velocità, meglio conosciuto come RAV.
Bonus Packaging
Stampa fotografica dell’aeroplano originale 13 cm x 17 cm circa.
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